Storia di Venezia
Venezia
Non v'è alcun dubbio sul fatto che la città di Venezia costituisca un caso singolare per quel che riguarda la cartografia urbana. La sua fama innanzitutto che, unitamente allo splendore culturale ed economico, ne fanno oggetto di curiosità particolare, alla quale artisti, incisori ed editori rispondono con una produzione abbondante e già, fin dal principio, adeguata a uno standard iconografico immediatamente riconoscibile.In secondo luogo la sua forma. A differenza di tutti gli altri agglomerati urbani, quello di Venezia definisce infatti la propria forma, nella rappresentazione delle vedute, in dipendenza stretta dal segno architettonico. Limite urbano, tracciato delle direttrici di comunicazione principali e rapporti vuoto-pieno sono infatti linee e spazi delimitati dall'architettura, oltre la quale v'è soltanto il piano neutro, il foglio bianco della superficie dell'acqua. Disegnare la forma di Venezia significa perciò, fin dal principio, disegnare i suoi edifici, in quanto non vi è nessun altro segno che determini la "presenza" del paesaggio, anzi, è solamente nel contrasto con le forme architettoniche che lo spazio circostante diventa paesaggio. |
![]() Veduta di Venezia dall'Isolario di Benedetto Bordone, 1528 ![]() Particolare della veduta di Venezia di Paolo Forlani, 1566 ![]() Veduta di Venezia di Giacomo Franco, dal Viaggio da Venetia a Costantinopolidi Giuseppe Rosaccio, 1598 |
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